venerdì 14 marzo 2008

Tocca proprio a me difendere Berlusconi ?


Vero, invita le ragazze a sposare giovani milionari, come è anche vero che ha inserito in lista uno che si richiama al fascismo, tutto vero e questa, sul serio, non è una bellissima politica.

Ma uno di sinistra come me, per quanto disilluso, a vostro avviso, si deve fermare davanti a queste cose ? le guarda, sorride,critica, ne fa un cavallo di battaglia e pensa di trarne vantaggio ? e quindi, poi, vede con più roseo affetto la propria coalizione ?

Io sono di sinistra …. e sono abituato a guardare a casa mia.
Troppo facile criticare gli altri.

Piuttosto, guardiamoci dentro , nelle nostre tasche …. e tra un po' ve ne dirò il perché !

Una su tutte ? e lo dico da persona di sinistra e da campano , è mai possibile che, dopo aver rovinato una città, una regione intera, certo non solo lui, ma lui ne ha di colpe, dopo che Napoli è stata colpita a morte per mancanza di turisti, e non solo, il nostro Bassolino, non contento, nomina a capo dell’ambiente regionale un tizio che :

a) Da presidente dell’Ama (spazzatura) è andato via da Roma chiedendo scusa, pubblicamente, ai romani per aver lasciato la città più sporca di quanto non l’abbia trovata.
b) È stato indagato, patteggiando la pena, dalla procura di Milano per cattiva gestione e successivo fallimento di una azienda controllata dalla Regione Lombardia e da lui gestita.

Si parla di miliardi di lire, non di pochi spiccioli. E patteggiare a casa mia significa ammettere.

E allora , caro Veltroni, finiamola di fare una politica anti, e guardiamo le nostre tasche, le nostre borse, i nostri portafogli …. nel senso che, probabilmente, urge ancora tanta ma tanta pulizia.

Altrimenti va a finire che ce le svuotano, ma non gli avversari, proprio i nostri “amici”.

Tornando a Berlusconi dicono che non vi sia via di mezzo : o lo si ama o lo si odia.
Io noto invece un’altra tendenza : il Cavaliere o lo si odia o lo si sfrutta.
E si, perché lo sfruttano tutti, i amici suoi per primi.

Il Cavaliere è un leader da sfruttare, non da amare.

Ricordate Berlinguer ? i suoi lo amavano.
Come Benigni che per lui stravedeva.

E allora io spero che qualcuno, come fu Benigni per Berlinguer, prenda in braccio il Cavaliere e, in un enorme gesto di affetto che fino ad ora, realmente, pochi gli hanno dimostrato, consegni alla TV ed alla storia immagini simpatiche e allo stesso tempo di affetto dissacrante ma vero.

Perché è un avversario politico ma facciamo finta, sempre, di non rendercene conto.

Per quanto sono ormai giunto ad una conclusione : gli avversari li abbiamo in casa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

io ho 33 anni e sinceramente, da quando seguo la politica del nostro paese, non ho memoria di alcuna parte politica italiana fatta da gente seria e appassionata.
Tutti i politici che ho sentito parlare hanno sempre impegnato il loro tempo a denigrare l'avversario, mai uno che fosse indifferente a questo attegiamento e pensasse solamente a proporre le proprie idee.
Il popolo italiano é assuefatto a questa maniera di fare politica, non ci sono più i liberali, i socialisti, i cattolici democratici, oggi ci sono solo gli "anti", anticomunisti, antiberlusconiani, antiamericani, antiextracomunitari, anticlericali.... é il trionfo delle fobie, la morte degli ideali, etica e morale sono parole obsolete.
Oggi il valore di una tesi politica trova conferma nella svalutazione della tesi avversaria, o magari dell'avversario in generale. Ecco che la sinistra trova tonnellate di spunti nel personaggio del cavaliere. Ma per vincere le elezioni non é sufficiente additare l'avversario perchè ha chiamato "coglioni" coloro che votano per l'altro, per vincere le elezioni bisogna dare anche qualcosa di concreto, di tangibile (o che almeno sembri concreto e tangibile), come un milione di posti di lavoro o l'annullamento dell'ICI.